HEDI SLIMANE

Un po’ di tempo fa vi avevo raccontato che per un’esercitazione del master ci avevano richiesto un articolo su due direttore creativi, tra cui Hedi Slimane. Penso che sia il momento giusto per mostrarvi una parte del lavoro, proprio quella riguardante lo stilista francese, vista l’indiscrezione appena uscita. Pare che Slimane voglia modificare il nome della casa di moda Yves Saint Laurent in Saint Laurent Paris, come conseguenza del totale rinnovo che lo stilista intende apportare  nello stile della griffe.  Qualcuno ipotizza che il cambiamento potrebbe scombussolare i clienti, anche se il logo “YSL”, con le tre lettere, resta. La notizia stupisce fino ad un certo punto i professionisti del settore, già abituati ai  continui colpi di scena del direttore creativo. In attesa di vedere modificate le future etichette, scopriamo chi è l’eccentrico stilista.

Hedi Slimane

Sicuramente nella carta d’identità di Hedi Slimane alla voce “professione” ci sarà un asterisco con rimandi a un’altra parte. Definirlo stilista sarebbe troppo riduttivo, creativo? Banale! Forse è più facile definire cosa non è. Andiamo con ordine. Heidi Slimane nasce a Parigi nel 1968 da padre tunisino e madre italiana. Già da qui possiamo dedurre in che fermentato ambiente culturale sia cresciuto. Si laurea in giornalismo, ma la scrittura non è la forma con la quale preferisce esprimersi, quindi sceglie una specializzazione in Storia dell’Arte, e dopo di che l’inizio di tutto: art director, designer di accessori, stilista, direttore artistico, fotografo, autore d’installazioni artistiche, senza tralasciare i numerosi libri che ha scritto. Inoltre instaura un legame particolare con la musica e i musicisti: Hedi riesce a rappresentare al meglio la loro anima con le sue creazioni stilistiche, e loro fanno altrettanto nei confronti del designer (?) con la loro musica, uno fra tutti Pete Doherty.

Pete Doherty by Hedi Slimane

Pare che l’inizio di tutto sia dovuto a un’incontro fortuito: mentre si trovava nel backstage di una sfilata, per lavoro, incontra Jean –Jacques Picart, talent scout di stilisti emergenti, il quale lo presenta a sua volta a François - Henri Pinault, capo del noto gruppo lussuoso francese Louis Vuitton Moet Hennessey. Il salto di qualità è presto fatto. In breve tempo passa da disegnare accessori maschili a designer della linea uomo per Yves Saint Laurent Rive Gauche, esperienze che lo formeranno in modo particolare, ma che lascerà per “troppo stress e troppe imposizioni”, come lo stilista stesso ha commentato.

 

Yves Saint Laurent

 Yves Saint Laurent and Pierre Bergè

Passa da Christian Dior, dove crea, per la prima volta nella storia della Casa di Moda, la linea uomo e subito riversa il suo genere: sartoria vecchio stile, dettagli curati, tessuti preziosi, affermando il concetto dell’eleganza ricercata anche nella moda maschile. Nonostante il successo delle sue collezioni Slimane non è del tutto soddisfatto, dopo aver firmato la linea autunno-inverno 2007-2008, lascia Dior per dedicarsi alla fotografia, altra sua grande passione.

Dior Homme by Hedi Slimane

Come non menzionare gli scatti firmati per la campagna pubblicitaria di Prada nel 2009.

Prada campaign by Hedi Slimane

Quando tutti pensavano che fosse l’anticipazione di una futura collaborazione stilistica, Hedi Slimane stupisce tutti tornando da Yves Saint Laurent, come direttore creativo, dopo l’addio di Stefano Pilati. “L'eccezionale talento di Hedi Slimane e la sua comprensione dello spirito di Yves Saint Laurent annunciano un promettente nuovo capitolo nella storia della maison” ha commentato Paul Deneve, amministratore delegato della maison francese.

Pierre Bergè

 Come Slimane riesca a racchiudere tutta questa creatività non riesce a spiegarselo neanche lui stesso. Contrario alle fonti d’ispirazione, per lui la moda maschile “E’ come una tecnica di scrittura automatica, un’equazione di segni e frammenti isolati. Il risultato è sempre una scoperta per me. Alla fine tutti gli elementi si armonizzano. Mi piacciono l’intuizione e il caos più che la narrazione e i concetti”.  E dal punto di vista visuale il “disincanto è essere consapevole che tutto finirà”. Metodologie che applica alle sue creazioni, non solo stilistiche.

Hedi Slimane