Sabato, per l'ottava lezione del master, Elisabetta Bonucci, giornalista professionista, ci ha portato i compiti corretti, che ci aveva prescritto. Partendo dagli errori più comuni, ci ha spiegato concretamente la tecnica migliore per scrivere gli articoli. Ci ha parlato del titolo, che deve dare l'idea di quello di cui stiamo trattando; l'occhiello, che descrivere le circostanze del pezzo; il sommario, che racchiude alcuni elementi dell'articolo; come e quando usare le virgolette e i corsivi, cioè le "norme redazionali", che solitamente variano da giornale a giornale. La signora Bonucci ci ha suggerito, una volta assegnato il tema, di svilupparne il contenuto usando la nostra creatività, facendo, però, molta attenzione al linguaggio. Fondamentale usare parole semplici, di uso comune, non troppo complesse, in modo che l'articolo possa essere capito facilmente da qualsiasi tipo di lettore, o che almeno si possa trovare il significato in un normale dizionario.
La lezione è finita a metà mattinata, con un cambio docente. Barbara Nevosi è stata la nostra seconda insegnante della giornata, anche lei giornalista con un esperienza a 360° nel mondo dell'informazione.
Barbara, nonostante sia molto giovane, ha collaborato con testate giornalistiche, canali televisivi e web, creando addirittura alcuni portali di moda. Con lei abbiamo parlato dei blog e dei fashion blog in particolare. Nati nel 2002, il grande boom c'è stato solo nel 2009, quando Dolce & Gabbana hanno ospitato in prima fila, ad una loro sfilata, tre dei blogger più seguiti al mondo: Scott Schuman, Garance Dorè e Bryan Boyle, che con i loro mezzi tecnologici pubblicavano in tempo reale le varie uscite sulla passerella. Grande novità che naturalmente non è passata inosservata. Anche perchè in un periodo di crisi economica, dove anche le grandi aziende devono ridimensionare gli investimenti per le campagne pubblicitarie, puntare sui bassi costi del web è un arma vincente. Così facendo si raggiunge il mercato dei giovani, difficile da soddisfare, che anima Internet. Fondamentale la differenza tra un blogger e un giornalista: il primo è un appassionato di una determinata materia che esprime, in modo assolutamente libero, la propria opinione; mentre il secondo crea le opinioni, è un professionista del settore che fa informazione, suggerisce punti di riflessione. Un giornalista deve accertarsi che la fonte, dalla quale apprende una determinata notizia, sia vera e attendibile, per un blogger questo passaggio non è indispensabile. Inoltre il giornalista rappresenta il mediatore tra la notizia e i lettori- pubblico. Abbiamo anche analizzato alcuni dei blog più visitati, e copiati: The Sartorialist e Garance Dorè a livello internazionale, e The Blond Salade in Italia. Barabara ci ha mostrato la differenza tra loro e i grandi portali o siti, come Vogue.it e Style.it, che trattano la moda da un reale punto di vista più giornalistico e di informazione.
Nel pomeriggio siamo passati dalle tecniche giornalistiche all'ufficio stampa con Violante Valdettaro, capo ufficio stampa Valentino, chei ha spiegato tutti i compiti e le attività all'interno dell'ufficio. Il tema era già stato affrontato in altre lezione, ma solo inerente alla sfilata, Violante, invece, ci ha dato un quadro completo, anche perchè la sfilata è solo una parte degli impegni che caratterizzano un ufficio stampa: dall'organizzazione degli eventi, alle pubbliche relazioni, dalla campagna pubblicitaria al comunicato stampa, nonchè la "gestione" dei testimonial e celebrities. Violante, lavorando per Valentino, ha iniziato la sua lezione facendo una breve storia della maison, molto interessante sentirla da una persona che l'ha vissuta per buona parte in prima persona, lei ci lavora da circa venticinque anni. Collaborare in un ufficio stampa non è per niente semplice, poichè si occupa dell'orgazzizazione tecnica dell'intera maison. Per esempio, dopo la sfilata deve organizzare l'incontro con i buyers e mandare gli ordini alla produzione. La pianificazione della campagna pubblicitaria viene seguita dall'ufficio stampa, il che comporta scelta location, fotografo, modelle, i capi da pubblicizzare. Come strutturare i lanci dei prodotti sul mercato, mantenere contatti amichevoli nell'ambiente e sfruttare ogni opportunità per realizzare un utile all'azienda. Non solo quindi comunicati stampa e i rapporti con i giornalisti. Pensate che se un giornale, un museo, un film vuole un prodotto di una certa maison deve contattatare l'ufficio stampa, che decide se cedere i capi e il trasporto, in tutto il mondo. Altro compito dell'ufficio stampa è scegliere i testimonial e le celebrities da vestire. Violante ha sottilineanto che è sicuramente un bellissimo lavoro, ma è necessaria una grande prestanza fisica per sopportarlo, che almeno con lo sviluppo del web, nella vita quotidiana, si è leggermente facilitato, ma non troppo! La lezione di Violante è stata davvero molto interessante, conoscere la testiomanza di una persona esperta, con una lunga esperienza nel settore, che ha vissuto personalmente le vicissitudini di una casa di moda come Valentino, è stato un grande piacere, che tutte noi abbiamo cercato di sfruttare al meglio, facendole domande di ogni tipo. Vedere chi c'è, effettivamente, dietro una foto di Valentino che vedo spesso in alcuni giornali non è certo una cosa che capita tutti i giorni! Ma i compiti dell'ufficio stampo non finiscono qui, si continua a parlarne nella lezione successiva. Nel prossimo post "la sfilata di Valentino", seguitemi!!!! :)
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