sabato 28 luglio 2012

SEVENTEENTH LESSON

alcuni scatti delle campagne pubblicitarie della maison Valentino

Le lezione di oggi, sabato, è stata svolta tutto il giorno da Violante Valdettaro, capo ufficio stampa della maison Valentino. Violante era già venuta farci lezione, e con oggi ha integrato tutti i compiti che svolge l’ufficio stampa. In particolare abbiamo trattato le tecniche di scrittura e la campagna pubblicitaria.
L’ufficio stampa di moda, a differenza di quelli delle altre aziende, oltre al rapporto con la stampa e alla diffusione delle notizie, si occupa anche dell’intera organizzazione della maison: la programmazione delle sfilate, il lancio di nuovi prodotti, l’apertura di nuovi negozi, la pubblicità e relativo shooting fotografico, nonché pianificazioni varie. Per quanto riguarda invece la comunicazione, ha il ruolo di diffondere qualsiasi notizia riguardante la maison, di promuoverla e valorizzarla. In generale i comunicati stampa vengono creati prima di tutto per le sfilate, per tutti gli eventi di cui si occupa, i inoltre per la vestizione di una celebrità (gli Oscar per esempio). Per queste circostanze sono previsti comunicati differenti ma con la medesima struttura, che segue i criteri base tipici della maison, ne rappresenta lo stile. Per ognuno ci sarà un “cappello”, ovvero un inizio, le famose “5 W” (chi, dove, quando, cosa, perché), eventualmente si può leggermente approfondire. La cosa importante è che sia chiaro, conciso e racchiuda le informazioni e le caratteristiche più importanti (per una sfilata, ad esempio, è molto importante perché traduce agli ospiti il messaggio della collezione). Insieme al comunicato stampa, in alcune occasioni, viene fornita anche la biografia dello stilista, e se quest’ultimo non si identifica con il fonditore è previsto anche un profilo aziendale. (Per Valentino inizialmente si dava solo la biografia del couturier, dopo le varie acquisizioni veniva fornito anche il profilo aziendale).

Nel pomeriggio abbiamo affrontato l’organizzazione della “campagna pubblicitaria”. Dopo la presentazione della collezione al pubblico, la maison seleziona gli abiti sui quale crede di più, che saranno oggetto dello shooting fotografico che vediamo, poi, in tutti i giornali. Per la scelta dei capi si prende in considerazione anche l’aspetto commerciale, cioè quali sono stati quelli più venduti. È bene che tutti gli oggetti (vestiti, borse, occhiali, scarpe ecc.) che si vedono nella campagne pubblicitarie siano facilmente reperibili nei negozi. Per la creazione del servizio fotografico di inizia dal concept, cioè dallo stile che si vuole rappresentare (romantico, gotico, moderno, dark..), il che poi influenzerà trucco e parrucco. Scelta importante il fotografo che porta avanti il temo scelto. Particolare attenzione per il luogo, che può essere esterno o interno e di conseguenza il trasporto delle persone e di tutto il materiale che può servire. Tenendo sempre in considerazione il budget previsto. L’ufficio stampa dev’essere sempre presente nel set, per monitorare la situazione e per accertarsi che i prodotti vengano ben fotografati (pensate se la maison si ritrova una foto dove non si vede per niente una scarpa, prodotto di punta della collezione!!). La scelta della foto finali avviene congiuntamente tra ufficio stampa e fotografo. Quindi si passa alla post- produzione, dove si applicano tutti i ritocchi necessari per arrivare al risultato deciso in partenza. Ma il lavoro non è ancora finito. Prima di apparire sui giornali ogni scatto passa attraverso le mani dell’art director, che cura l’impaginazione, dove posizionare il logo, eventuali bordi o cornici. Tutte le foto delle pubblicità che vediamo sui giornali sono il frutto di un lungo lavoro svolto da professionisti del settore che non lasciano niente al caso, tutto è curato nei minimi particolari. Ultimo compito dell’ufficio stampa, per questo settore, è decidere quali foto mandare, a quali giornali e in che periodo (elemento importante: i clienti nel momento in cui vedono le foto devono poi trovare i capi nei negozi). Violante è stata molto disponibile a rispondere a qualsiasi nostro dubbio, le abbiamo fatto ogni tipo di domanda, prese da tantissima curiosità sull’argomento.
E così si è svolto l’ultimo sabato di lezione. Abbiamo salutato la nostra insegnante con la speranza di rivederla in futuro, (magari durante una “sua” sfilata), chissà se capiterà, noi sicuramente lo speriamo!
Ci sentiamo nel prossimo post con l’ultima domenica del corso!
 
 

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